Avellino, nuovo sfregio al verde: alberi sepolti dal cemento

Avellino e il verde pubblico continuano a non andare d’accordo. L’ennesima segnalazione arriva dagli esperti e dai cittadini attenti che girando la città hanno fatto scoperte raccapriccianti.

Ancora una volta le piante sono state intese come semplici oggetti e non come esseri viventi e patrimonio cittadino.

Mattoni e fughe nelle aiuole

Pensateci un attimo: ci siete voi che scendete di casa e improvvisamente c’è chi vi copre i  piedi con dei blocchi di cemento. Come vi sentireste?

Beh, provate a chiederlo all’albero di piazza Garibaldi. A pochi passi da piazza Libertà, di fronte al Palazzotto, qualcuno (forse un privato) ha deciso di utilizzare un’aiuola a suo piacimento aggiungendo alla base dell’albero mattoni in porfido con tanto di fughe.

Avellino, l'albero cementificato a piazza Garibaldi
Avellino, l’albero cementificato a piazza Garibaldi

La segnalazione è girata sui social. Sono andato a controllare sul posto. A solo un albero è stata cementificata la base.

Sui mattoni c’era un cestino, molto probabilmente di qualche privato. A qualcuno quell’aiuola serviva e, pensando fosse di sua proprietà, ha ben deciso di metterci mattoni e calce.

Come potrete immaginare, le radici vengono così soffocate. I mattoni, infatti, oltre a premere costantemente sulla base dell’albero, gli riducono la possibilità di respirare mettendolo in pericolo.

Nei prossimi giorni segnalerò personalmente il fatto al Comune di Avellino. Gli uffici predisposti devono subito intervenire eliminando quei mattoni che, oltre a essere dannosi per l’albero, rovinano l’estetica del marciapiede.

Viale Italia: platani trattati come pali

Durante i discussi lavori della pista ciclabile di viale Italia, ancora una volta sono stati messi in pericolo gli storici platani.

Ricordo a tutti che quella zona è un’area di focolaio di cancro colorato. Qualsiasi ferita inferta all’albero quindi può facilitare la diffusione della malattia che in questi anni ha distrutto la bellezza del viale.

Per eliminare i mattoni in porfido e sistemare il marciapiede all’installazione della “pista ciclabile”, sono stati infatti danneggiati i pochi alberi rimasti che costituiscono il doppio filare.

Con gli escavatori e le altre macchine da lavoro, sono stati fatti numerosi i tagli inferti alla base del tronco e sulle radici sporgenti.

Ancora una volta la sensibilità e la cura del verde pubblico sono venuti a mancare. Sperando di non dover dire addio ai grandi platani nei prossimi mesi a causa dei lavori svolti male, non ci resta che segnalare e sperare che chi di competenza agisca.

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