Chiara Spiezia è una ragazza di Volturara Irpina, un paese con meno di 3mila abitanti della provincia di Avellino.
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Chiara ha da poco affrontato l’esame di maturità e adesso, tra mille passioni e impegni, sogna un futuro in viaggio senza mai dimenticare la sua terra e le sue radici.
“Volturara, un paese piccolo ma bellissimo”
Il tempo dell’arrivo del caffè per iniziare l’intervista e a Chiara subito si illuminano gli occhi parlando della “sua” Volturara.
«Ho 18 anni, sono una ragazza molto estroversa e mi piace un sacco vivere in contatto con le persone. Sono molto legata al mio paese e a tutte le sue tradizioni e culture», ha esordito.
Parlandoci di Volturara, ha poi spiegato «è una realtà molto piccola ma è suggestiva per questo. Volturara è immersa nel verde con molti posti nascosti e caratteristici da visitare. In estate il paese diventa ancora più unico».
Tra le attrazioni più incantevoli del comune irpino c’è la via Ferrata di Volturara, la prima certificata sul territorio campano. Grazie a questa infrastruttura, in piena sintonia con la parete rocciosa dei monti irpini, è possibile arrivare in quattro ore a una quota di 850 metri di altezza e ammirare il panorama della Piana del Dragone.
La via ferrata di Volturara Irpina, nota anche come Ferrata di Maroia, si compone di tre percorsi con altrettanti livelli di difficoltà.
Sono varie le realtà a livello nazionale che organizzano tour in questa zona e coniugano così trekking e arrampicata.
Chiara e la maturità da 100 e lode
Chiara si è diplomata da poco all’Istituto tecnico economico “Amabile” di Avellino. Dopo un primo anno di studi al Liceo Scientifico ha sentito una sorta di vocazione per l’indirizzo turistico e ha puntato tutti i suoi studi lì.
«Ora mi piacerebbe continuare a studiare e poi a lavorare nell’ambito del turismo delle radici. Sogno un turismo che colleghi le persone che hanno lasciato il proprio posto d’origine alle proprie radici e ai propri antenati».
Parlando dell’esame di maturità ha poi detto: «Tutto il periodo degli esami sono stata in ansia. Ho dormito pochissimo. Il giorno della prova scritta ho letto le tracce e appena ho visto la parola “culturale” non ho avuto dubbi…ho scelto quella sul ministro Bianchi».
Sulla questa traccia ci sono state molte polemiche. C’è chi ha puntato il dito contro il Governo Meloni accusandolo di aver trasformato la maturità 2023 per scagliare un attacco politico all’ex capo del dicastero dell’Istruzione.
Riflettendo sulla questione Chiara ha detto la sua: «Penso che molti si siano focalizzati troppo sulla figura del ministro. Lo scopo della traccia per me era un altro, focalizzarsi sull’importanza delle prove scritte.
A questo proposito, credo che sia giusto che restino per non perdere la vera essenza dell’esame di maturità».
Nella seconda prova che verteva sull’economia, Chiara ha parlato del suo paese. In occasione della definizione di un business plan di un’impresa, l’ha infatti immaginata a Volturara Irpina.
«Dopo le prove scritte l’ansia è diminuita – ci ha svelato Chiara -. A me piace un sacco parlare e quindi ero abbastanza tranquilla. Una nostra prof ci ha invitato a vedere il film “Notte prima degli esami“».
Nell’opera diretta da Fausto Brizzi, il protagonista si era preparato solo un autore e al momento del colloquio le domande fatte dalla commissione riguardavano tutt’altro.
«Così mi è salita di nuovo un po’ di ansia e da mezzanotte ho ripetuto tutto da zero», ha spiegato Chiara. Alla fine però tutti gli sforzi sono stati ripagati. Il voto del suo esame è stato il massimo che uno studente o una studentessa avrebbe potuto ottenere: 100 e lode!
Futuro? La Valle d’Aosta e tanti altri viaggi
Chiara vede il suo futuro, o almeno quello prossimo, lontano dalla sua amata Irpinia. Vuole infatti continuare gli studi in Valle d’Aosta.
Proprio sul distacco dalle sue abitudini, da Volturara e dai suoi affetti ha detto: «So che all’inizio potrebbe essere triste ma non voglio arrivare a quarant’anni con i rimorsi. Voglio essere soddisfatta del mio percorso».
«Ho scelto una realtà molto tranquilla e non caotica. Voglio che questo sia un periodo anche per riscoprirmi».
Parlando del viaggio che affronterà di qui a poco ha poi rivelato che tra i suoi sogni c’è l’avere un camper e iniziare viaggiare.
Il sogno di dare lavoro e l’esempio del nonno
Chiara è una ragazza piena di sogni e, durante l’intervista, non dimentica di citare il percorso affrontato dal nonno in gioventù.
«Mio nonno è andato in Germania a 18 anni e ha aperto una gelateria. Poi però è tornato qui», ha spiegato.
«In futuro io vorrei svolgere un lavoro che sia molto dinamico ma sempre legato all’ambito del turismo. Vorrei puntare sui prodotti locali, svilupparli e farli crescere».
«Sogno di dare lavoro a tante altre persone competenti. Le opportunita ci sono, non serve sempre allontanarsi. Io voglio viaggiare, voglio girare il mondo. Sono un’appassionata delle culture orientali. Tornare in futuro in Irpinia? Non lo escludo».
Ritornando sulla storia del nonno ha poi spiegato che per lei bisogna puntare sulla conoscenza degli anziani.
«Pirandello, con la poetica dell’umorismo, rimette al centro la questione che, al di là dell’età, ognuno ha delle emozioni da raccontare – ha sottolineato Chiara-. Gli anziani spesso non riescono a esprimersi. Sono lasciati agli antipodi della società».
«Nel mio mondo ideale, vedo delle realtà che li riescano a mettere al centro delle proprie comunità e a farli socializzare e integrare appieno con la popolazione locale, giovani compresi», ha concluso.