Fare sport e divertirsi all’aria aperta ad Avellino per i giovani avellinesi è un’impresa. Le strutture sono tutte abbandonate o chiuse. Dai quartieri al centro città la storia non cambia.
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Scopri in questo articolo il mio report sulla condizione delle strutture sportive, andato in onda su IrpiniaTv, canale 97.
Borgo Ferrovia: quel campo dimenticato da tutti
Il campo di calcio di Borgo Ferrovia è uno dei tanti enigmi di Avellino. Lo stadio, che si trova a pochi passi dalla scuola del quartiere, è stato abbandonato anni fa.
Per qualcuno non è agibile, per altri si tratta solo di dimenticanza amministrativa.
L’accesso al campo intanto è libero. Basta infatti divincolarsi tra le tante erbacce e rifiuti per entrare nell’impianto che, nonostante tutto, è ancora recuperabile.
Il campo è stato del tutto cancellato dall’incuria Le erbacce alte quasi due metri la fanno da padrona, mentre i rifiuti fanno capolino qua e là.
Vedere un campo di calcio di quelle dimensioni abbandonato così è paradossale. Soprattutto se sono fermi per la riqualificazione della struttura circa due milioni e mezzo di euro da oltre un anno.
Annino Roca: il mistero del campo abbandonato
Sulle condizioni dell’Annino Roca di San Tommaso le domande si infittiscono. Il campo, nonostante le centinaia di euro spese negli anni scorsi, è oramai rovinato.
Il manto erboso si è consumato e gli spalti sono diventati meta dei bivacchi serali degli incivili.
Nonostante alcune parti dello stadio siano inagibili e il terreno sia rovinato, il comune continua a consentire alle società dilettantistiche locali di allenarsi e sfruttare il campo.
L’Annino Roca è l’unica vera struttura da poter destinare a questo scopo oltre il Partenio Lombardi, è vero. Non è però corretto sfruttare la mancanza di impianti per non sistemare una volta per tutte lo stadio di San Tommaso e dotare il quartiere di una vera struttura.
Sulle condizioni dello stadio del popoloso quartiere avellinese, abbiamo ascoltato un giovane di San Tommaso, Nicola Adesso, che si è soffermato su come i cittadini spesso non abbiano cura della cosa pubblica.
Il 21enne di San Tommaso ha poi sottolineato quanto sia importante puntare sullo sport e soprattutto quanto sia difficile essere un giovane nel quartiere.
Campetti Huber: da fiore all’occhiello a centro vandalico
Storia ancor più triste è quella che riguarda i Campetti Huber di Valle. Da due anni la gestione della struttura è stata tolta alla vecchia associazione: l’Acsi Caterpillar.
La polizia Municipale di Avellino il 6 agosto 2019 ha ordinato lo sgombero dell’area perché, secondo il comune Capoluogo, l’associazione vantava delle morosità nei confronti dell’ente.
La questione non è stata mai risolta. Anche dopo l’archiviazione del caso da parte del tribunale monocratico di Avellino nel 2020, nessuno si è preso cura dei campetti.
La struttura è stata presa di mira da numerosi atti vandalici. Le telecamere e le porte all’interno della tensostruttura sono state rubate e divelte, così come gli arredi sportivi.
Da qualche mese poi l’accesso alla struttura è del tutto blindato. Il comune ha installato una recensione in ferro per evitare l’accesso da parte dei malviventi anche se sui lati i punti di accesso sono diversi.
Sulle condizioni dei campetti abbiamo ascoltato il giovane Angelo Romeo che si è soffermato sull’importante funzione di aggregazione che le strutture sportive hanno tra i giovani.
Sport ad Avellino: l’abbandono dei campi minori
Nel quarto appuntamento dell’inchiesta sulle strutture sportive ad Avellino, mi sono soffermato sulla condizione dei campetti di cemento e di quelli in erba sparsi nei rioni e nei quartieri della città.
Da San Tommaso a Rione Parco, Rione Mazzini e Valle la situazione è pessima. Le porte nella maggior parte dei casi sono rotte o sono state rimosse e le erbacce spesso rendono impossibile organizzare partite e tornei.
Con Giuseppe Matarazzo abbiamo parlato di questo. Lui si è soffermato anche sulla chiusura della Piscina Comunale e di come sia importante ad Avellino puntare su nuovi sport come lo skateboarding.
Tante strutture ma tutte chiuse: parla Saviano
Con il delegato provinciale del Coni, Giuseppe Saviano, è terminato il report sulla condizione delle strutture sportive di Avellino.
Saviano ha sottolineato quanto, a causa del Covid, i giovani stiano soffrendo. Lo sport in molti casi è infatti impraticabile.
In più le strutture ad Avellino e provincia sono carenti e quelle poche rimaste sono inagibili o chiuse per altre motivazioni.
L’appello del delegato Coni alle istituzioni è stato netto: «Bisogna aprire le strutture che ci sono. Basta interessi personali».
è stato un piacere collaborare a un articolo così valido, riguardante un argomento altrettanto importante per la città e i suoi giovani.