Avellino è il capoluogo più inquinato del centro sud ed è anche una delle città più inquinate d’Italia.
Questo è quanto emerge dall’ultimo report Mal’aria di Legambiente. Protesta ambientalista davanti la Prefettura.

Il report di Legambiente
Come si legge sul sito ufficiale di Legambiente, il report annuale Mal’aria di città non ha portato buone notizie in Irpinia.
Avellino infatti, a causa dei suoi 78 sforamenti di Pm10 registrati nel 2020 nonostante il lockdown, si è classificata come settimo capoluogo con l’aria più inquinata del Paese.
Peggio dell’Irpinia c’è solo Torino, Venezia, Padova, Rovigo, Treviso e Milano, tutte città che si trovano nel settentrione italiano. Anche Napoli, Caserta, Salerno e Benevento hanno registrato dati migliori rispetto all’Irpinia.
I danni dell’inquinamento
L’inquinamento dell’aria causa ogni anno circa 2 milioni di morti premature nel mondo.
L’Organizzazione mondiale della Sanità, che da anni si batte chiedendo di diminuire i livelli di inquinamento in tutto il mondo, stima che con un basso livello di polveri sottili nell’aria ci sarebbe anche una netta diminuzione di infezioni respiratorie.
La prova che l’inquinamento molto spesso è causa delle morti di milioni di persone, è stato anche confermato lo scorso dicembre dalla giustizia inglese.
A Londra infatti, è stato riconosciuto l’inquinamento come causa della morte della piccola Ella Adoo-Kissi-Debrah che a 9 anni nel 2013 è scomparsa a causa di una grave forma di asma.
Proprio alla luce dei gravi danni provocati dall’inquinamento ad Avellino, gli attivisti di Legambiente Campania e del circolo Legambiente Valle Solofrana, hanno alzato la voce e hanno chiesto l’intervento delle autorità.

Ci avete rotto i polmoni
Da giovane molto sensibile alla tematica dell’inquinamento e della tutela del verde, anche io ho partecipato alla manifestazione di Legambiente.
I dati che sono emersi dagli ultimi studi sono allarmanti. L’Irpinia da isola verde e sana degli scorsi decenni, sta sempre più diventando il polmone nero della Campania e del Meridione.
Oggi è stato consegnato il report Mal’aria di Legambiente al Prefetto di Avellino, Paola Spena. La speranza è che chi di dovere intervenga il prima possibile.
Non bastano isole ecologiche o restrizioni sui riscaldamenti. L’Irpinia ha bisogno di una conversione green rapida e importante, che parta dal trasporto pubblico e arrivi alle industrie. Si deve intervenire subito. Mo’ basta. Ci avete rotto i polmoni!
4 risposte su “Smog, Avellino maglia nera in Italia: ci avete rotto i polmoni”
La verde irpinia……. la città giardino.
È rimasto solo un sogno!!!
Che analizzassero con scrupolo e con competenze settoriali il xché di questi dati allarmanti.
“PIANODARDINE”……!!??!! ??
Certo per il rilancio turistico e per progetti d’eccellenza della enogastronomia sono dati incoraggianti
[…] Da anni le polveri sottili “affogano” i nostri territori. Quest’anno Avellino è rientrata tra le prime sette città più inquinate […]
[…] e le polveri sottili hanno un legame molto stretto, ormai lo sappiamo tutti. Dal report Mal’Aria 2020 di Legambiente siamo risultati il settimo capoluogo di provincia d’Italia per sforamenti di […]