C’erano una volta gli alberi via Verdi ad Avellino, ora è rimasto solo il nome della strada.
Da anni i platani che caratterizzavano la traversa del centralissimo Corso Vittorio Emanuele, sono stati abbattuti e nessuno ha mai pensato di piantarne di nuovi.
Morto un albero non se ne pianta un altro
Nel giro di pochi anni, uno dopo l’altro, sono scomparsi i diversi platani di Via Verdi. Le piante, alte più di venti metri, costeggiavano uno degli ingressi del Carcere Borbonico.
Quella che prima era una zona fresca d’estate, oggi è diventata solo un ricettacolo di rifiuti
Nessuna amministrazione comunale ha mai pensato di sistemare le aiuole e piantare nuovi alberi nel terreno oggi lasciato all’incuria.

Platani nuovi? Forse non si può
Al posto dei grandi alberi di via Verdi che, lo ricordo ancora una volta, erano alberi alti oltre venti metri, non si potranno mettere nuovi platani. O almeno per ora.
Quando viene abbattuto un platano malato, infatti, bisogna aspettare oltre quattro anni per far sanare il terreno (che dovrebbe essere trattato in un modo particolare) e poi piantare un altro platano.
Tuttavia niente vieta di piantare nuove piante di specie diversa. Il problema reale è che non c’è mai stato interesse a farlo.

Via Verdi: ripartiamo così
Via Verdi è una delle tante zone della città che necessita di una riqualificazione urgente. È vergognoso che attorno a un monumento come il carcere Borbonico, che in altre città sarebbe più che valorizzato, ci sia una strada abbandonata in questo modo.
La prima idea che mi viene in mente, per riqualificare quasi a costo zero Via Verdi, è quella di creare un progetto con le scuole elementari del capoluogo.
Si potrebbero infatti organizzare delle iniziative dedicate all’ambiente. Le scuole si aggiudicherebbero la cura di uno spazio verde per un determinato periodo.
Ovviamente i fondi per le istituzioni potrebbero essere finanziati con delle sponsorizzazioni mirate o semplicemente con l’aiuto dei cittadini volontari o delle associazioni.

Un’altra idea è quella di affidarsi ai commercianti. Si potrebbero incentivare le attività commerciali della zona ad adottare queste aiuole, a piantare nuovi alberi e a curarle.
Perché i commercianti dovrebbero farlo? Beh, in cambio di incentivi fiscali sulle tasse comunali, come Tosap e Tari, da parte del comune che avendo degli spazi verdi in meno da curare, finirebbe per risparmiare soldi e tempo.
2 risposte su “Avellino: degrado a via Verdi. Ripartiamo da scuole e commercio”
[…] giovane molto sensibile alla tematica dell’inquinamento e della tutela del verde, anche io ho partecipato alla manifestazione di […]
[…] alla città e coinvolga i cittadini alla cura della città. Solo così, adottando spazi verdi (una delle mie idee da tempo), curando piazzette e zone di quartiere, si potrà ritrovare il vero senso di […]