Davvero Viva la libertà, ma anche la dignità!

Davvero Viva la libertà, ma anche la dignità! Il mio 25 aprile non poteva che iniziare con una riflessione sui fatti accaduti ad Avellino negli ultimi giorni.

Di ieri è il comunicato di un pezzo della maggioranza uscente nel quale si evince di voler continuare a “portare avanti il progetto dell’Amministrazione Festa” ma non si fa alcun riferimento alla gravità dei fatti degli ultimi giorni, anzi.

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La nota dei consiglieri uscenti di Davvero e Viva la libertà

Poche righe, chiare e concrete. Così i due gruppi consiliari, Davvero e Viva la Libertà, hanno liquidato la vicenda amministrative 2024 e hanno provato a fare chiarezza in un quadro che, con il passare dei giorni, diventa sempre più scuro e preoccupante.

«Le liste civiche “Davvero” e “Viva la Libertà” sono assolutamente compatte al loro interno e organicamente pronte a competere nella prossima tornata elettorale», si legge.

«Lo ribadiamo con forza – prosegue la breve nota – alla luce delle voci infondate e delle false ricostruzioni relative alle presunte divisioni che si sarebbero verificate negli ultimi giorni.

Il progetto di Governo cittadino portato avanti nell’ultimo mandato dall’Amministrazione Festa, al contrario, sarà riproposto alla città, affinché possa proseguire nel solo interesse degli avellinesi.

Siamo pronti e convintamente in campo all’interno di una coalizione civica più ampia e inclusiva, aperta ad accogliere chi voglia dare il proprio contributo alla piena realizzazione di un progetto che ha già riscosso un forte apprezzamento tra gli avellinesi».

Davvero Viva la libertà, ma anche la dignità!

Lo ammetto, pensavo che la nota fosse un falso. L’ho dovuta rileggere più volte, e da più siti diversi, per convincermi che le parole usate all’interno del testo fossero reali.

Già nelle scorse settimane secondo me, così come in tutti gli ultimi cinque anni in realtà. I comportamenti dei consiglieri di maggioranza è stato a dir poco discutibile. E vi spiego il perché.

Dalle perquisizioni alle dimissioni

Era il 7 marzo 2024 quando la maggioranza, coesa e “più unita che mai”, difendeva sua maestà Gianluca Festa dopo le perquisizioni svolte a casa sua dalle forze dell’ordine su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino.

«Siamo convintamente e fermamente al fianco del sindaco Festa…Siamo certi della bontà e della legittimità del suo operato», dichiaravano nella nota i Festiani, puntando il dito contro le tempistiche e le modalità messe in atto dalla magistratura.

Come un castello di sabbia scalfito dalle prime onde della normale alta marea mattutina però, il sostegno a Mr Enjoy e al suo operato si è andato via via affievolendo.

La “più unita che mai” maggioranza infatti, perde il pezzo del consigliere Diego Guerriero (fratello di Fabio Guerriero, oggi agli arresti domiciliari per lo stesso filone di inchieste ndr), costretto a dimettersi a causa delle pesanti accuse mosse dagli inquirenti.

Giusto il tempo di un altro paio d’onde, che arrivano anche le dimissioni del signor sindaco nonostante, durante la conferenza stampa – show post perquisizioni, non avesse fatto intendere questa intenzione dichiarando «noi, invece, siamo qui e, ripeto, continuiamo a svolgere le nostre funzioni come abbiamo sempre fatto».

E qui la prima stranezza. Dopo le dimissioni, la forte e unita maggioranza non rilascia alcuna dichiarazione.

L’ora X: la misura cautelare

È il 18 aprile 2024 quando i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e del personale del Nucleo Investigativo e dell’Aliquota di PG della Guardia di Finanza della Procura di Avellino, irrompono in casa del sindaco dimissionario e gli notificano la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Da questo momento, si può affermare con una certezza quasi matematica, il castello di sabbia è crollato. Pezzi della maggioranza Festiana sottraggono l’incondizionato sostegno al loro sovrano, pardon Sindaco.

Mentre sui social i sostenitori dell’oramai ex sindaco provavano a difenderlo sotto ogni articolo pubblicato dalla stampa locale, gli artefici del suo governo cittadino si sono dileguati senza rilasciare dichiarazioni.

Chiariamoci, hanno continuato a fare riunioni su riunioni per capire come gestire la situazione. Dopotutto, senza il frontman nulla poteva essere mosso.

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Una maggioranza spaccata

E arriviamo così a ieri pomeriggio quando, a tutti gli organi di stampa locale, arriva la nota dei gruppi Davvero e Viva la Libertà, entrambi direttamente riconducibili alla figura di Gianluca Festa.

Con un savoir faire orgoglioso di chi ha votato favorevole al 99,9 % delle proposte avanzate dal sindaco Festa, quasi sempre senza nemmeno batter ciglio, i due gruppi annunciano di essere pronti a scendere in campo per le prossime amministrative.

«Il progetto di Governo cittadino portato avanti nell’ultimo mandato dall’Amministrazione Festa, al contrario, sarà riproposto alla città».

Sono queste le parole che, almeno a me, fanno rabbrividire.

Dalle inchieste della Procura della Repubblica emergerebbe (il condizionale è d’obbligo vista l’indagine in corso e nessuna sentenza ancora pubblicata, chiariamolo) «gestione privatistica della cosa pubblica all’interno del Comune di Avellino – caratterizzati dalla presenza di “agenti” infedeli – tra questi gli odierni cautelati – che hanno messo a disposizione le funzioni ricoperte a vantaggio di pochi» (dal comunicato stampa del Procuratore datato 18 aprile 2024 ndr).

Al di là dell’indagine però, che in questi cinque anni la città sia stata gestita con una logica privatistica, è un concetto condivisibile. Lo abbiamo visto con l’organizzazione degli eventi, con gli appalti, con l’assegnazione degli spazi…tutto veniva affidato e gestito ai sostenitori del sindaco.

A chi si era opposto al modus operandi o all’area politica di Festa, per motivi vari, non c’era spazio per nulla…erano “rosiconi” e avevano perso.

A mio avviso quindi, affermare che «il progetto di Governo cittadino portato avanti nell’ultimo mandato dall’Amministrazione Festa sarà riproposto alla città» è gravissimo.

Ma visto che sono giovane, facinoroso e inesperto a detta di qualche persona, può essere che sono io a non aver capito. Quindi pongo questa domanda ai consiglieri uscenti di Davvero e Viva la Libertà.

Riproporre alla città il progetto di Governo portato avanti nell’ultimo mandato vuol dire riproporre un modello di «gestione privatistica della cosa pubblica all’interno del Comune» o vuol dire discostarsi e prendere le distanze da tutto ciò?

Perché se prima, il giorno dopo le perquisizioni, tutti voi avete difeso il sindaco accusando la magistratura, oggi, dopo gli arresti domiciliari, nessuno ha scelto di difenderlo o di prendere le distanze dagli espliciti comportamenti emersi dalle immagini andate in onda a livello nazionale?

Dal comunicato poi, emerge ancora un altro dato. La maggioranza è spaccata.

I gruppi “Ora Avellino” e “Avellino Vera”, vicini rispettivamente a Livio Petitto e ad Angelo Antonio D’Agostino, non hanno sottoscritto questa nota.

Come mai? I consiglieri uscenti che prima difendevano il sindaco a spada tratta, che fine hanno fatto? Hanno magicamente cambiato idea?

Ecco perché, dopo averne dette tante per accondiscendere al sommo Gianluca, forse è arrivato il momento di fare silenzio…per dignità!

Davvero Viva la libertà, ma anche la dignità!
Davvero Viva la libertà, ma anche la dignità!

Chi sono i consiglieri di Davvero e Viva la Libertà?

Come riporta il sito ufficiale del Comune di Avellino, tra le fila di Viva la Libertà troviamo i consiglieri:

  1. GUERRIERO Diego, sostituito dopo le dimissioni da Michele Lombardi
  2. IANNUZZI Alessandra Antonia, poi passata all’opposizione
  3. CUCCINIELLO Giovanni

La lista Davvero invece, ha eletto:

  1. MAGGIO Ugo
  2. De RENZI Antonello, poi passato al gruppo misto
  3. CESA Gennaro, poi andato all’opposizione con il Partito Democratico
  4. PREZIOSI Luigi
  5. VECCHIONE Giovanna
  6. SPINIELLO Mario
  7. DE SIMONE Elia Virginio
  8. TOMASETTA Jessica
  9. GAETA Gianluca, approdato dopo essere stato eletto nelle fila di “Ora Avellino”.

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