Le città le cambiano le comunità e non sempre e solo i sindaci. È il caso di Maria Zagaria, una 17enne di Casal di Principe (Caserta) che ha deciso di dare per sempre una svolta alla cultura del suo comune.
Sono passati diversi anni da quando il suo desiderio si è trasformato in realtà: creare una biblioteca comunale che diventasse centro di aggregazione.
Da sogno a realtà
«Tutte le idee nascono dai sogni – ha esordito Maria nello spiegarci la sua iniziativa -. Ero a scuola in seconda media. Dovevamo esercitarci sullo scrivere una lettera. La professoressa tra i destinatari ci suggerì anche il sindaco. Dovevamo proporre delle iniziative e delle idee».
Nonostante avesse dolo 12 anni, Maria aveva le idee chiare. «Sono appassionata di lettura. Volevo una biblioteca perché mancava quell’atmosfera di cultura a Casal di Principe».
L’incontro con il sindaco
«Andammo tutti insieme a imbucare questa lettera. Non pensavo che il sindaco avesse mai risposto a una lettera di una bambina delle medie».
Due settimane dopo in classe di Maria, durante una lezione, entrò il sindaco Renato Natale.
«Non lo riconobbi e chiese di me. Io lo conoscevo di vista ma in quel momento non avevo capito cosa volesse da me. Mi promise che la biblioteca sarebbe stata fatta. Dopo qualche anno il sindaco mi ha rivelato che quel giorno non sapeva nemmeno come realizzarla ma ci teneva davvero tanto».
Così Renato Natale ha deciso di sacrificare metà dell’aula consiliare per creare una biblioteca da dedicare a tutti i bambini e i ragazzi del paese.
L’obiettivo del sindaco oggi è quello di usare uno dei tanti edifici confiscati alla mafia per creare una biblioteca più grande da destinare a Casal di Principe.
L’inaugurazione della biblioteca
Ad aprile 2018, circa un anno dopo dalla promessa del sindaco, la biblioteca è stata inaugurata.
«Dal comune di Solesino, in provincia di Padova, abbiamo ricevuto gran parte dei libri che oggi costituiscono la biblioteca. Ci sono arrivati da tutta Italia. Il Comune ancora oggi non sa ancora dove metterli tutti».
«Io ho tagliato il nastro insieme ai due sindaci (quello di Casal di Principe e quello di Solesino ndr). È davvero un bel ricordo. Una parola per descrivere quel momento? Metamorfosi. Con quella inaugurazione è iniziata una metamorfosi della popolazione di Casal di Principe», ha dichiarato Maria.
Dalla biblioteca ad Alfiere della Repubblica
Dall’inaugurazione della biblioteca a Casal di Principe, è iniziato il percorso di Maria Zagaria. Due anni fa sono stata nominata Alfiere della Repubblica italiana.
«La scorsa estate sono entrata a far parte dell’associazione degli alfieri italiani della Repubblica. Non esisteva questa associazione. L’ho vista nascere e così ho potuto conoscere molte persone».
L’associazione è nata grazie a Renato Cortesini, uno dei primi alfieri della Repubblica premiati (il titolo esiste dal 2010 ndr).
«L’ho conosciuta grazie a Virginia Barchiesi un altro alfiere della Repubblica con cui ho stretto amicizia – ha detto Maria -. Così sono subito entrata a far parte del team reclutamenti».
Gli altri progetti di Maria
Con l’associazione degli Alfieri della Repubblica, Maria ha seguito un incontro con Pietro Fochi.
«In un webinar sui giovani e le istituzioni, ci ha detto che a settembre avrebbe iniziato un progetto contro la violenza di genere. Io entusiasta, l’ho fatto inserire nel mio istituto come progetto di alternanza scuola-lavoro».
«La settimana prossima abbiamo l’ultimo incontro. Abbiamo snocciolato tutti gli aspetti della violenza di genere, come si presenta e come si può combattere».
«Ci hanno divisi in gruppi e insieme dovevamo creare un mini-manuale da usare in caso di violenza. Alcuni saranno scelti e saranno sviluppati meglio in modo professionale per finire in tutta Italia».
L’idea contro le violenze
Maria ha parlato anche di una sua idea che ha sviluppato insieme alle sue amiche durante queste ore di alternanza scuola-lavoro.
«Un nostro progetto è quello di mettere oggetti simili a cassette delle lettere nei bagni delle scuole e di altre strutture pubbliche dove le vittime di violenza possano chiedere aiuto in sicurezza e privacy».
Esperienza con Ri-costituente
A settembre 2020 Maria ha fatto un intervento con l’associazione Ri-Costituente sull’importanza dei libri parlando di cultura. «È stato uno dei discorsi più belli e di successo che abbia fatto».
Ri-costituente con Mondo internazionale reclutano dieci giovani che fanno una serie di progetti incentrati su nuovi articoli della costituzione dedicati alla salvaguardia dell’ambiente e degli animali.
Nel 2050 queste proposte saranno riprese per vedere se sono attuabili. È scattato il prossimo reclutamento. Maria ha inviato la sua candidatura ed è stata accettata!
La vita a Casal di Principe
Purtroppo negli anni ’80 e ’90 Casal di Principe è salito alla ribalta delle cronache nazionali a causa della violenza della criminalità organizzata. Il Clan dei Casalesi su tutti, affiancato da altri boss, ha causato molte vittime innocenti.
«Mi sono venuti i brividi quando a scuola abbiamo elencato i nomi di tutte le vittime di mafia lo scorso 19 marzo», ha confessato Maria.
«Per fortuna oggi la situazione è più tranquilla, grazie anche al sindaco Natale che non si è mai fatto corrompere. Lui anni fa ha avuto una minaccia di morte ma non si è fatto intimidire».
«Grazie a lui e alle forze dell’ordine la vita ora è più quieta. Ora se esco fuori non ho paura che qualcuno mi uccida – ha confidato Maria -. Le associazioni a delinquere ci sono, nascoste ma ci sono. È un fenomeno che va combattuto. È inaccettabile».
Maria futuro sindaco di Casal di Principe?
Alla provocazione di diventare in futuro sindaco di Casal di Principe, Maria ha risposto. «L’anno prossimo quando io avrò 18 anni il sindaco finirà il suo mandato. Anni fa mi ha fatto una battuta dicendo che dopo di lui dovevo esserci io».
«Mi piacerebbe, ma se mi vedo a Casal di Principe in futuro è solo dopo aver fatto esperienze e aver carpito il meglio da ogni luogo. Voglio tornare qui dopo aver appreso tanto e dare un mio contributo».