Sono le battute finali di una campagna elettorale strana, fatta di sorprese, accordi sottobanco, alleanze negate e forte scontro tra i candidati.
Qualche giorno fa ho elencato i miei tanti motivi per i quali ho scelto di non votare Laura Nargi al ballottaggio del 23 e del 24 giugno ad Avellino.
Visto che a me piace prendere una decisione e non restare nell’ignavia, ho scelto di scrivere questo articolo per motivare anche il mio appoggio al candidato sindaco Antonio Gengaro.
La premessa
Premetto, come già fatto anche nell’altro articolo, che questo è un blog. Trattasi quindi di idee personali e non di cronaca giornalistica.
Sottolineo ancora una volta poi, come la mia scelta di sia influenzata da un programma e da un progetto politico condiviso. Non c’è nessuna questione personale a favore o contro qualcun altro.
Qualsiasi sarà il sindaco della città sarà, come è scontato ed è giusto che sia, rispettato e alla sua attenzione sottoporrò tutte le mie idee per migliorare Avellino.
Io voto Antonio Gengaro perché: i tanti motivi
Io voto Antonio Gengaro perché credo nel sogno del primo governo partecipato della città promosso dalla lista APP – Avellino progetto partecipato.
Io voto Antonio Gengaro perché dietro di lui c’è un programma creato nei quartieri per un anno intero, girando tutta la città e confrontandosi con cittadine e cittadini, realtà locali e associazioni.
Io voto Antonio Gengaro perché il Governo cittadino di Antonio sarà dedito all’ascolto della città.
Io voto Antonio Gengaro per tutelare le fasce deboli della popolazione, abbandonate in questi anni nelle fatiscenti palazzine pubbliche.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole istituire una commissione antimafia comunale per contrastare la criminalità organizzata sul territorio, di raccordo con le forze competenti.
Io voto Antonio Gengaro perché voglio un Governo cittadino progressista che sia fortemente schierato sulle vertenze nazionali come il No all’autonomia differenziata.
Io voto Antonio Gengaro perché dietro la sua candidatura non si nascondono ombre e tutti i suoi computer sono al loro posto.
Io voto Antonio Gengaro perché tutti i quartieri della città di Avellino avranno i loro spazi verdi, ribaltando le percentuali attuali che vedono il capoluogo come una delle città con meno aree verdi accessibili gratuitamente e liberamente d’Italia.
Io voto Antonio Gengaro perché nel suo programma elettorale c’è l’apertura di almeno due asili nido pubblici con rette inferiori agli oltre 500 euro che si pagano oggi nell’unico asilo nido presente in una struttura comunale e gestito da una cooperativa privata.
Io voto Antonio Gengaro perché uno dei punti principali del programma è il “comune casa di vetro“, fondato sulla trasparenza tra l’ente pubblico e i cittadini in ogni decisione che si va a prendere.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole fermare con forza la nuova cementificazione ad Avellino, revisionare il piano urbanistico e ridurre le quote edificatorie presenti.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole lasciare incontaminato il Parco del Fenestrelle e non renderlo una scatola vuota come previsto dai piani dell’amministrazione Festa che immaginavano addirittura un solarium sulle sponde del torrente.
Io voto Antonio Gengaro perché sono stanco delle opere incompiute per motivi di incapacità di tessere rapporti con la regione, con la provincia e con il Governo centrale.
Io voto Antonio Gengaro perché non ci sarà nessuna squadra da finanziare con i soldi degli appalti pubblici.
Io voto Antonio Gengaro perché non ci sarà nessuna azienda che cambierà il codice ATECO pochi giorni prima di ricevere l’affidamento di un appalto per far sembrare tutto in regola.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole riaprire la piscina comunale senza svenderla ai privati.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole realizzare veramente un nuovo stadio ad Avellino e non come l’amministrazione Festa – Nargi che lo ha rimosso dal DUP (ex piano triennale delle opere di pubblico interesse).
Io voto Antonio Gengaro perché vuole subito aprire il centro per l’autismo di Valle affidandolo a una gestione pubblica dell’ASL e non ad accordi con privati vicini alla giunta.
Io voto Antonio Gengaro perché riproporrà le tradizioni storiche cittadine, a partire dal ritorno del mercato nel piazzale dello stadio.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole terminare realmente la bonifica dell’ex Isochimica e perché vuole progettare con il quartiere e con gli ex operai il futuro di quell’area in una visione verde, tecnologica e digitale.
Io voto Antonio Gengaro perché al centro del suo programma ci sono le politiche del lavoro.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole promuovere il settore dell’università e della ricerca coordinando tutte le realtà già presenti sul territorio (Federico II, Unisa…) con il CNR e gli altri centri territoriali di ricerca.
Io voto Antonio Gengaro perché desidero una città a misura di mamme e papà, con servizi essenziali funzionanti.
Io voto Antonio Gengaro perché ha intenzione di aprire in città tre consultori dove le donne e gli uomini in difficoltà potranno rivolgersi liberamente.
Io voto Antonio Gengaro perché nel suo programma si parla di benessere psicologico dei giovani.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole attuare il salario minimo orario comunale, vigilando attivamente sui lavori pubblici assegnati in appalto (tutti i lavoratori coinvolti dovranno avere un salario minimo di 9 euro l’ora) e diventando città pioniera in Italia.
Io voto Antonio Gengaro perché a 58 anni ha l’esperienza per far uscire questa città dal baratro in cui vive.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole riportare il treno ad Avellino, puntando sui collegamenti con Fisciano e gli altri capoluoghi campani.
Io voto Antonio Gengaro per una riforma partecipata dello statuto comunale, per consentire la partecipazione dei cittadini, anche con l’istituzione delle commissioni a partecipazione popolare e delle assemblee di quartiere.
Io voto Antonio Gengaro perché sono stanco di una città che non ha più il ruolo di capoluogo.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole davvero abbattere tutte le barriere architettoniche presenti in città attraverso un PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole mappare e riaprire tutte le strutture sportive chiuse e abbandonate in città, a partire dai campetti Huber di Valle sottratte ai vecchi gestori dall’amministrazione Festa, pochi giorni dopo l’insediamento, per motivi politici.
Io voto Antonio Gengaro perché crede che Avellino possa diventare una città simbolo della transizione ecologica giusta, democratica e veloce, partendo da un piano serio di riduzione delle polveri sottili.
Io voto Antonio Gengaro perché vuole creare una scuola di cinema all’Ex Eliseo, una scuola di teatro al Gesualdo e un grande coordinamento con il Conservatorio Cimarosa.
Io voto Antonio Gengaro perché è una persona per bene.
Ecco alcune delle tante motivazioni che mi portano, con convinzione a sostenere il programma del centro sinistra.
Il tema che più di tutti mi ha convinto a votare per lui è quello della legalità. Per Antonio Gengaro sindaco non è una bandiera da sventolare ma un vessillo da mostrare con forza e, ancor prima, un valore da dimostrare e mettere in pratica.
In queste settimane di campagna elettorale, tra i tanti appuntamenti che hanno visto coinvolto lui come tutti i candidati alla carica di sindaco, Antonio ha avuto la capacità di fermarsi più volte a riflettere e ad ascoltare.
È forse questo uno dei pregi che dovrebbe avere il futuro sindaco della città: l’ascolto. Quello rivolto ai più deboli, ai sognatori, a chi vive tutti i giorni le difficoltà di un tetto che a stento regge alla pioggia, ai giovani che sono costretti ad andare fuori Avellino per trovare riscatto.
Io sogno una città diversa e l’ho vista negli occhi di Antonio Gengaro e in quelli di tutti i candidati delle sue liste.
Immagino una Avellino dove il lavoro e i giovani sono al centro, ma non solo perché anagraficamente più piccoli, ma perché meritevoli e con capacità e voglia di mettersi in gioco.
Voglio una Avellino a misura di donna, di madre e di bambina, che sia inclusiva e che Antonio vuole realizzare…non basta il claim “una donna sindaco” per rappresentare le donne, abbiamo l’esempio di Giorgia Meloni che insegna.
Ecco perché domenica e lunedì io andrò a votare per Antonio Gengaro sindaco. Se non dovesse essere eletto lui cosa mi succederà?
Nulla, tornerò a lavorare e a proporre idee e iniziative per la città, consapevole che ci sono persone che sognano come me una Avellino diversa e che molto presto la rivoluzioneranno agendo su due fronti: confronto e legalità.
Buon voto a tutti e a tutte! Buona fortuna Antonio! Buona fortuna Avellino!